Analisi non distruttive e archeometria
L'attività di ricerca consiste principalmente nello studio, mediante l'utilizzo di metedologie scientifiche, di manufatti di interesse archeologico e storico-artistico.
Le tecniche utilizzate, che consentono di effettuare indagini di tipo non distruttivo ed in situ, sono la spettroscopia di fluorescenza di raggi X (XRF), la spettroscopia Raman, la riflettanza nel visibile e vicino infrarosso, la la riflettografia infrarossa e l’ imaging multispettrale.
In particolare sono stati studiati:
• la Lupa Capitolina
• le insegne imperiali di Massenzio rinvenute presso il Palatino
• lo specchio di Vallerano (Museo Nazionale Romano)
• gli specchi etruschi in bronzo della collezione Gorga
• manufatti in lega conservati presso il Museo Nazionale di Arte Orientale
• dipinti murali di epoca romana situati in area romana e pompeiana
• dipinti murali di Andrea Pozzo situati nel refettorio del convento di Trinità dei Monti a Roma
• ceramiche etrusche, romane ed attiche
• manufatti lapidei, e in particolare l’epitaffio di Papa Adriano I presso la Basilica di S. Pietro in Vaticano
• reperti metallici provenienti dagli scavi di Ebla (Siria)
• monete di epoca romana
• il tempio di Mayadevi a Lumbini (Nepal) (Patrimonio dell’Umanità UNESCO).
Oltre allo studio archeometrico dei manufatti l'attività di ricerca prevede anche lo sviluppo di nuova strumentenzione portatile.